“Il professore va in lockdown” (pg. 96 ) Scritto da Giulio Camozzi è un’idea per rilassarci durante le vacanze estive
“Giulio Camozzi, giornalista e scrittore per vocazione, in attesa da una chiamata da Indro Montanelli (che ha battezzato la sua “buona penna” offrendogli una collaborazione come critico letterario de Il Giornale nei primi anni ‘80”), arriva quasi per caso a cercare una scuola di vita – e un lavoro – all’Istituto Vendite Giudiziarie del Tribunale di Milano, che si trova ormai a dirigere, oggi come SIVAG, da oltre trentanni. I suoi scritti rimangono così e per lo più nel cassetto, salvo qualche raro testo o monologo appositamente ideato per amici di teatro. Nella solitudine del lockdown non poteva che dare sfogo alle sue reali attitudini”
“Accese la luce e cercò nello specchio il riflesso della sua immagine: i capelli arruffati, la barba incolta, rughe profonde, come cicatrici, che solcavano la fronte e le guance. Avvicinò la mano al vetro per verificare che corrispondesse all’originale. Dopo giorni, settimane di solitudine ed astrazione, aveva bisogno di certezze, perché non sapeva più distinguere la realtà da quelle che erano soltanto elaborazioni della sua mente ….”